STORIE:
Il 3 febbraio la Chiesa festeggia San Biagio, patrono della città di Fiuggi.
Ogni anno, nella serata del 2, si ripete l’accensione delle “stuzze” , per rievocare il miracolo che salvo’ la città dalla distruzione. Siamo alla fine del XIII secolo: la sera del 2 febbraio del 1298 gli Anticolani (Anticoli di Campagna è l’antico nome di Fiuggi), come da tradizione, dopo la benedizione dei ceri, si apprestavano a celebrare la Candelora con l’accensione di grandi falò a ridosso delle mura del castello di Anticoli di Campagna, feudo della famiglia Colonna. I Cajetani, acerrimi nemici dei Colonna, proprio quella sera avevano deciso di attaccare le mura del castello anticolano. Ma, ingannati dalle fiamme che sembravano avvolgere quest’ultimo per via della Candelora e credendo di essere stati preceduti, rinunciarono all’impresa. Il giorno dopo, il 3 febbraio, resosi conto del fallito attacco, gli anticolani attribuirono lo scampato pericolo all’intervento del festeggiato del giorno, per l’appunto San Biagio, e lo elespero a protettore della città.
A partire da quell’anno, ogni sera del 2 febbraio, si rievoca l’accaduto con il rito della Festa delle Stuzze. Si costruiscono i cosiddetti “capannoi”, una sorta di capanne imbottite di ginestre, si portano nella piazza del Municipio e poi si incendiano formando un enorme falò. Mentre i giovani del paese portano sulle spalle gli “strippuni” , tronchi di quercia che venivano anticamente essiccati nei forni e poi accesi al grido di evì, evì, Eviva santu Biasio..!!!! , in giro intorno alla piazza. Anche quest’anno la città si appresta a festeggiare il suo patrono come negli ultimi 700 anni.
Buon onomastico ai Biagio.
Francesca Ludovici
Immagine presa dal web